San Bernardino alle Ossa, l’eleganza e la creatività della tibia

La chiesa milanese di San Bernardino alle Ossa è sicuramente più recente rispetto alla sua fondazione in quanto ricostruita nel XVIII secolo ed è probabilmente la testimonianza più significativa della presenza spagnola a Milano.

Qui il Barocco che si fa Rococò va ad articolarsi in un ottagono di esaltante eleganza che si conclude con una più antica cappella laterale nella quale vennero allora allestiti i pietosi resti umani dei cimiteri urbani legati alla Cà Granda, cioè all’ospedale.

San Bernardino alle ossa – esterno ph. wikipedia

I teschi e le tibie elegantemente disposti in un bizzarro disegno creativo nelle bacheche delle nicchie alle pareti utilizzate come un grande quadro, sorridono verso l’eternità e generano rispetto e commozione.
A partire dal 1430 la cappella fu affidata alla confraternita milanese dei Disciplini, il cui patrono era San Bernardino da Siena.

Col tempo grazie ad alcune ristrutturazioni tra il ‘600 e ‘700, la chiesa venne trasformata e ingrandita, collegata alla prima attraverso un arco di trionfo.
La cappella antica corrisponde all’attuale atrio di ingresso , dove un corridoio porta all’ossario.

Il culto dell’ossario col tempo ebbe una notevole diffusione e probabilmente anche per questo motivo al momento del suo rifacimento si pensò di valorizzare l’aspetto estetico.

Tibie, femori, costole e crani vennero suddivisi e accatastati in nicchie separate, incorniciate da stucchi dorati.

Sopra l’altare, due colonne di teschi affiancano la statua della Madonna Addolorata con ai piedi il Cristo morente e i fregi con le tibie sembrano trombe di angeli.
La cappella ossario è dominata dall’alto della volta dal grande affresco del pittore veneto Sebastiano Ricci che presenta il trionfo delle anime che ascendono in Paradiso , tutto circondato di teschi che occhieggiano sopra l’ignaro visitatore.

Una visita a San Bernardino alle Ossa di Milano è sicuramente non convenzionale e riesce a mostrare al visitatore come l’attesa della resurrezione dei corpi mortali può diventare anche arte.

San Bernardino alle Ossa
Piazza Santo Stefano/Via Verziere 2
20122 Milano

Orari:
lunedì 08–18
martedì 08–18
mercoledì 08–18
giovedì 08–18
venerdì 08–18
sabato 09.30–18
domenica Chiuso

Curiosità e approfondimenti

Vicino alla chiesa di San Bernardino alle Ossa si trovano il Verziere, un tempo mercato delle erbe famoso per la poesia di Carlo Porta “La Ninetta del Verzee” e via Brolo dove in età romana e tardo medievale soregeva il brolo o broletto, termine che indicava originamente un orto oppure un frutteto e poi l’area recintata dove si svolgevano le assemblee cittadine.

Milano e la colonna del verziere

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18 risposte

  1. Le domande che mi sono venute spontanee in mente sedendo in una panca di fronte ai resti di tante persone, quale è stata la loro storia? come sono vissuti …e come sono morti? saranno le loro anime in pace?

  2. La visitai molto giovane da Capitano del Palio di Legnano e mi sorprese lo stile ed il rigoroso periodo storico , ed ancora oggi ne ricordo l’atmosfera. La mia Contrada è San Bernardino .

  3. Mi piace moltissimo. Visitata anni fa. Questa estate a Urbania ho visto la Chiesa dei morti. Consiglio vivamente. 🤝👍🙏

  4. La leggenda dice che, proprio nel giorno dei Morti, i resti della bambina conservati alla sinistra dell’altare tornino a vivere e si trascinino dietro tutti gli altri scheletri in una specie di danza macabra. Si dice anche non sia necessario entrare per vederla: i rumori si sentirebbero anche fuori dalle mura della cappella in zona Verziere.

  5. La leggenda dice che, proprio nel giorno dei Morti, i resti della bambina conservati alla sinistra dell’altare tornino a vivere e si trascinino dietro tutti gli altri scheletri in una specie di danza macabra.
    Si dice anche non sia necessario entrare per vederla, i rumori si sentirebbero anche fuori dalle mura della cappella in zona Verziere.
    Non ci resta che provare! 👻 👻 👻

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