Considerazioni di un viaggio molto interessante.

Il Libano, mi ricordo quando ero  piccolina, veniva chiamato “la Svizzera del Medio Oriente” per lo spiccato senso degli affari dei suoi abitanti.

Negli ultimi decenni però il paese dei cedri è stato protagonista di guerre civili, bombardamenti e attacchi che lo hanno messo a dura prova  e che hanno fatto  scomparire il suo nome dalle guide turistiche a causa della sua disgregazione  causata soprattutto dalla  guerra civile iniziata nel 1975.

Questa destinazione mi ha sempre attirato, proprio per i suoi contrasti,  il suo melting pot di culture, religioni, credenze e gruppi etnici, che secondo me lo rendono affascinante.

Non dimentichiamo inoltre  che  questo Paese è straordinariamente  ricco di antiche città e possiede una cultura millenaria e raffinata che rappresenta solo una parte dell’immenso tesoro racchiuso all’interno dei suoi modesti confini.

Finalmente quest’anno sono riuscita a soddisfare la mia curiosità  sono andata nel Paese dei cedri nel mese di novembre dove peraltro  ho trovato un clima ideale con temperature gradevoli  per girare, soprattutto gli assolati siti archeologici e ho potuto constatare  di persona che le cose sono cambiate e che  un viaggio in questo Paese è di nuovo abbastanza agevole, tranquillo e soprattutto possibile.

Per rispondere alla domanda ricorrente che mi viene fatta: “com’è la situazione attuale in Libano?”

Ribatto che in Libano a seguito dei recenti inasprimenti di imposte sul tabacco, benzina e messaggistica di whatsapp,  si presentano  quotidianamente manifestazioni popolari dove la gente chiede sia misure immediate ed efficaci per contrastare la crisi economica, sia un cambiamento dell’antico sistema confessionale, ritenuto da tutti  molto corrotto e obsoleto.

Sono manifestazioni contenute organizzate da un popolo unito in maniera pacifica e senza alcuna colorazione politica, sono ammesse solo le bandiere libanesi, anche i blocchi sono pacifici e si trovano nelle principali arterie presiedute sia da manifestanti, sia da forze dell’ordine, in ogni caso quando necessita, gli itinerari vengono deviati e ricalibrati a seconda della situazione che si presenta.

Questi raduni sono il mezzo più immediato ed efficace che ha la popolazione per esprimere frustazione, povertà, disuguaglianza, carovita oltre il forte timore che  il Libano rischi una svalutazione della valuta ed  il defoult del debito nei prossimi mesi, ma ovunque si percepisce una gran voglia di riscatto e di rinascita.

Beirut – P.zza dei Martiri – giovani in preparazione per il raduno serale.

Se si è interessati  come lo sono stata io, alla storia del Paese e  vedere come il Libano si sia impegnato a ricostruire ciò che è andato distrutto, questo è sicuramente il momento migliore per partire.

I  visitatori stranieri che scelgono il Libano come meta sono per lo più turisti che preferiscono i viaggi organizzati. I viaggiatori indipendenti sono una rarità, ma vengono comunque ben accolti, anche perché il Paese dei cedri è famoso per la sua ospitalità.

I libanesi infatti si dimostrano un popolo genuino e ospitale con gli stranieri,  posso garantire che non si tirano indietro se c’è da invitare qualche viaggiatore a casa propria, oppure se c’è bisogno di aiutarlo, o se l’ospite ha qualche curiosità da soddisfare .

I monumenti raccontano un passato di grandi fasti e ricchezze, i palazzi distrutti dalle bombe urlano la sofferenza di questo popolo, un Paese sicuramente ferito, ma che tenta con fatica di cambiare, risorgere  e riaprirsi all’Occidente.

Tutti questi elementi sono solo una piccola  parte dell’immenso tesoro racchiuso all’interno dei confini del Libano che ho  percorso in lungo e in largo nel mio itinerario autunnale  e che ha soddisfatto ampiamente le mie aspettative e di cui parlerò di seguito più dettagliatamente.

Block Notes

Apprfondimenti:

Magazine le mensuel – Actualité économie politique et lifestyle – Novembre 2019

Un ringraziamento particolare a:

Daniela Tarabra – Storica dell’Arte

Najwa Harb – Guida Turistica

Rania Hanania – Guida Turistica

 

 

 

 

 

 

 

 

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5 risposte

  1. Hai perfettamente ragione Anna! In Libano non ci sono ancora stata, ma è un Paese ricchissimo di testimonianze storiche Archeologiche … presto ci andrò, almeno spero!

    Seguirò i tuoi articoli!

    Un caro abbraccio!

    Buona serata carissima e grazie…

    Mimi’

  2. Pray 🙏🏻 for Peace 💟 in Lebanon. My birthplace & people have suffered enough for many decades. 😔 Dear 🙏🏻 God, please end the chaos and bring some deserved happiness to Beirut.

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