Si racconta che questa prelibatezza  ligure si sia ottenuta grazie ad una errata valutazione da parte di un gruppo di marinai genovesi al termine di una tempesta nel 1200.

La loro nave fu così tanto sballottata dalle onde da causare la rottura delle otri contenenti i ceci che trasportava.

I ceci a loro volta,  grazie allo sballottamento della nave, vennero ben miscelati con l’acqua salata di mare penetrata nello scafo.

Dopo la tempesta, quando tutto si era calmato e stabilizzato, si era formata una sorta di purea che in principio tutto l’equipaggio disdegnò, tanto che una volta raccolta e sistemata in un contenitore di fortuna, l’accantonarono in un angolo della prua della nave lasciandola al sole, pronta per gettarla come cibo ai pesci in mare, ma la  dimenticarono ed il composto rimase lì a riposare .

Il giorno seguente , la purea  si era cotta naturalmente al sole e per curiosità qualche marinaio l’assaggiò e con grande stupore scoprì che era buonissima.

Probabilmente qualche dubbio può essere lecito, su questa suggestiva storia,  comunque sia  questa bontà culinaria ora la  si cuoce in una teglia di rame stagnato ed il composto viene cotto in un forno a legna per ottenere bordi croccanti e non dimentichiamo l’olio extra-vergine di oliva.

La farinata di ceci  è squisita e se la sua ricetta l’abbiamo ottenuta per caso, allora ben venga la casualità e l’errata valutazione dell’equipaggio che si è dimenticato di gettare a mare  il contenuto!

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8 risposte

  1. NEL MEDIO EVO I PASSATI DI VERDURA E DI OGNI COSA ERANO D’USO COMUNE… è PROBABILE CHE LA TORTA DI CECI SIA APPARSA COME DEPOSITO DELI AVANZI NEI GIORN,I NELLE CUCINE DI TANTE CASE…AVANZI DI PASSATO O DI MINESTRA DI CECI O SIMILI POI INSAPORITE CON UNA COTTURA… NIENTE DI PIù VEROSIMILE ANCHE SENZA PIRATI O PESCATORI …

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