Milano, contro l’Indifferenza resiste un luogo di resilienza.

Shoah Indifferenza e Resilienza

La Fondazione Memoriale della Shoah di Milano è un luogo di memoria e di incontro presso il Binario 21 e si trova  all’interno della Stazione Centrale .

Un luogo nascosto della Stazione Centrale di Milano, ubicato al di sotto dei binari ferroviari, lontano da occhi indiscreti e dal comune passaggio delle persone.

Un luogo dove la memoria diventa il presupposto per condividere un progetto futuro di convivenza civile.

Un luogo di dialogo e di incontro tra religioni, etnie e culture diverse.

Un luogo italiano che appartiene a tutti noi.

Un luogo di “RESILIENZA”.

…”La resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici; è la capacità di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.”…

In quest’area , originariamente adibita alla movimentazione dei vagoni postali ,tra il 1943 e il 1945 centinaia di persone, ignare del proprio destino, furono caricate su vagoni merci per essere deportate nei campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz–Birkenau e Bergen Belsen o nei campi italiani di raccolta di Fossoli e Bolzano.

Il 30 gennaio 1944, dal binario 21 partirono i primi convogli verso Auschwitz.

unconventional_tour Binario 21 (8)

Soltanto 22 dei 605 ebrei milanesi deportati quel giorno tornarono a casa. Tra di loro Liliana Segre ,vittima e testimone della Shoah, allora tredicenne, che ritornò  a casa senza il padre, morto ad Auschwitz.

Questo luogo ci parla di persone imprigionate, vessate, picchiate nell’indifferenza di chi stava commettendo lo scempio, dall’indifferenza dei vicini di casa, amici, colleghi e compagni di scuola.

Ebbene, questo luogo ci mostra e ci fa capire che far danno alle persone usando per paura o per tornaconto l’indifferenza non si trae mai del beneficio.

In questo luogo si percepiscono con forte intensità  “Sensazioni” e “Rumori”.

Lungo il Binario 21 si avvertono contemporaneamente un senso di Vuoto e di Silenzio ripensando alle persone che hanno affollato le banchine e che sono morte. In questo luogo si percepisce la paura.

Il rumore dei treni che sono in procinto di partire  e che si sentono sopra di noi, prepotentemente ti riportano alla vita e ti fanno ripensare alla sua importanza e valore.

Al termine della banchina al lato opposto del montavagoni, oltrepassato il muro dei nomi e attraverso una suggestiva rampa elicoidale si accede al “Luogo di Riflessione”, uno spazio a sezione tronco-conica in cui è possibile sostare, confrontarsi, ma soprattutto pensare.

Qui, in questo spazio ho imparato che bisogna essere una persona resiliente, una persona che reagisce alla sofferenza e, invece, di soccombere, oppure essere indifferente, si deve cercare sempre, in ogni situazione, nostro malgrado di trarne forza direzionando le nostre energie verso cambiamenti praticabili ed effettivi.

 

Alla conclusione del percorso sensoriale per “Non dimenticare“,ci si imbatte nella struttura progettata dallo Studio Morpurgo De Curtis Architetti Associati, che propone 5 grossi cubi di forme differenti al cui interno vi sono singole testimonianze video,tra cui quella toccante di Liliana Segre, utili a tutti  per “Ricordare” e per rendere omaggio alle vittime dello sterminio.

Un’esperienza molto formativa e toccante, che consiglio a tutti, grandi e piccini.

Per Info  visite e orari:

Memoriale della Shoah di Milano

Largo Safra 1, M2-3 Centrale

 

 

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7 risposte

  1. L abbiamo visitato qualche anno fa. emozionante soprattutto la zona con i vagoni ferroviari. Ti sembra di tornare indietro nel tempo,il dolore ti affligge il cuore e le lacrime ti riempiono gli occhi.RICORDIAMO SEMPRE PERCHÉ NON SUCCEDA MAI PIÙ!!!!

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